Recensione – GLI ANGELI CARNALI

Recensione – GLI ANGELI CARNALI

Il verbo e la carne

di

KatrinPujia

L’omaggio all’ascenzione di Cristo, presente nella Chiesa degli Scrovegni di Padova è caratterizzata dalla dinamicità della scena rappresentata. Il salvatore s’innalza verso il cielo mentre le nuvole leggere lo trasportano nella casa del padre. 

L’opera presentata da Katrin Pujia è la rivisitazione terrena di una scena sacra, in cui la preghiera dei viventi si accompagna all’abbraccio degli angeli. Seguendo la propria forma astratta l’artista sintetizza la figura corporea di Giuseppe che grazie agli ingobbi utilizzati ripiega la sua stessa forma su se stesso e su quello sguardo sognante che precede la nascita del figlio.

E’ proprio la figura angelica e umana che l’artista desidera riprodurre. L’umanizzazione espressiva che Giotto ricrea nei visi e nei gesti è qui invece privata della sua forza icastica per lasciare spazio al dinamismo delle forma. Sono angeli carnali quelli che vengono rappresentati. Imperfetti nel corpo come le linee stilizzate di Viani e Arp. Una neo creazione che abbraccia la morte come apertura alla rinascita della vera vita. Un grande cerchio che si chiude nei colori rosso, verde e oro che vestono le essenze spirituali trasformandoli da verbo a carne. 

Christian Humouda

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